Terra


Terra

Matrici, accumulo di forme possibili, da oggetto diviene progetto serbando intatte fisicità,  tattilità e bellezze irrinunciabili, strumentali allo scolpire. Opera progettante altra opera, simbiosi di significanze, traccia, complementare alla sua matrice, è amplificazione narrativa del nucleo iniziale. Svolgimento di una forma avvolta, contratta, incide progressioni di sé lungo uno spazio, per un tempo. Lacerazione fossile graffia un solco, imprime un messaggio, azione integrante dove s’annida la differenza, l’interpretazione, gli altri. Chiunque pone in essere una differenza apre possibilità di sviluppo.
Trasformazione del soma in topos. Coagulo di forme possibili, evolve, ruota, imprime bassorilievo continuo e  fisicità di memorie. Coinvolti spazio e tempo, la traccia si propone percorso virtuale e tuttavia premonimento di realtà in uno specifico che allarga i suoi confini ai limiti avanzati della tradizione. L’impronta trascende l’ambiente, si fa luogo, paesaggio essa stessa, sequenza di valli e colline, baratri e pianure. La materia scavata di segni criptici imprime di sé altra materia intatta e la terra è ammaestrata come per salto genetico. Non prospettiva, suggerisce tuttavia direzioni, ammicca simboli collettivi, porta memorie di una corporeità percorsa.

(Francesco Somaini)